Personas que acarician
- Adriana Herrasti
- Sep 2, 2024
- 4 min read
Updated: Sep 14, 2024
🇪🇸 🇮🇹 Un mágico encuentro de 3 personas, en la fila 6 del vagón 9.

En el transcurso de mi vida he encontrado a personas que acarician y personas que raspan. Las que acarician son aquellas que, con un simple gesto, una sonrisa, una frase o una plática profunda te dejan el corazón lleno, mientras que las que raspan son todo lo contrario. Creo que todos somos un poquito de las dos al final de cuentas, el tema es qué tanto es tantito lo que detona y sostiene nuestras relaciones personales a través del tiempo.
En mi viaje de regreso de Nápoles a Florencia conocí a dos personas en el tren, de esas que acarician. Georgia se embarcó desde Nápoles como yo. Es coetánea mía y desde que la vi, sentí que ya la conocía de tiempo atrás aunque nunca la había visto, pero somos tan parecidas no físicamente, sino en la forma que nos manejamos y nos presentamos ante la vida, que cuando Flavio nos vio cuando se embarcó en Roma, pensaba que éramos amigas dese hace tiempo.
Yo venía tan cansada de mi semana en Nápoles que me cuajé durante todo el primer trayecto, y cuando desperté (en Roma), me di cuenta de que olvidé comprarme algo para comer para cuando me pegara el hambre y cuando sucedió lo obvio, ella sin dudarlo, me compartió la mitad de su sandwich con una gentileza notable. Me hizo recordar los años de la primaria donde compartíamos las cosas así, sin siquiera preguntarnos, lo haces desde el corazón y ya. Qué maravilla, ¿no?
Flavio Bonifacio es un músico que pasa de los setenta años y que venía de regreso de sus vacaciones donde participó en un concurso de música. Traía el aire de haber terminado una gran aventura que sin duda lo rejuveneció. Lo pueden encontrar en Spotify del cual reíamos irónicamente por la minúscula cantidad que ganan los artistas por estos medios.
Y así empezamos a conversar los tres sobre qué hacíamos, de dónde veníamos, en fin, de esas conversaciones que sabes que van a terminar pronto pero que enriquecen el trayecto. Ambos viven en Torino, yo vivo en Florencia, no sé si alguna vez nos volveremos a cruzar, pero no es importante, el sabor de este pequeño trayecto fue delicioso.
Cuando desperté al siguiente día, para mi sorpresa, me encontré con un correo de Flavio. Palabras claramente de un poeta que sin duda acarician, cerrando con un sólido “Addio” (que es lo que se dice en Italia cuando sabes que no vas a volver a una persona) y lo primero que me vino a la mente cuando terminé de leerlo fue: questo è uno che ha capito tutto (él es alguien que ya entendió todo).
Ese es el gran secreto de la impermanencia, y es lo que me hace ver la vida y el amor desde una perspectiva muy diferente a la mayoría de las personas, porque no los trato de poseer o retener a toda costa, sino que agradezco cada minuto que están presentes (tanto la vida, como el amor) hasta que llega su esperado o inesperado fin.
No importa el tiempo o las circunstancias, espero nunca perder de vista a las personas que acarician mientras viva. Reitero, qué maravilla…
Persone che accarezzano
Un magico incontro fra 3 persone, in fila 6, nella carrozza 9.
In vita mia ho incontrato persone che accarezzano e persone che graffiano. Quelle che accarezzano con un gesto, un sorriso o anche con una bella chiacchierata ci riempiono il cuore, invece quelli che graffiano, sono tutto il contrario. Credo che tutti siamo un po’ delle due tipologie, ma a dire la verità, è importante capire quanto siamo dell'una o dell’altra che determina la qualità dei rapporti che abbiamo nella nostra vita.
Mentre tornavo da Napoli a Firenze sul treno, ho conosciuto due di queste persone che accarezzano. Giorgia è salita sul treno a Napoli proprio come me. Lei è una mia coetanea e da quando l’ho vista avevo la sensazione di conoscerla, ma non ci avevamo incontrate prima di quest’occasione. Noi ci assomigliamo abbastanza non fisicamente però, ma dalla maniera di come ci gestiamo a noi stesse e come confrontiamo la vita, Flavio, chi è salito sul treno a Roma, pensava che noi eravamo già amiche da tempo fa.
Io ero così stanca della mia settimana a Napoli che mi sono addormentata subito fino a Roma. Poi mi sono resa conto che non avevo comprato niente per mangiare, e quando mi è arrivata la fame, Giorgia subito mi ha offerto metà del suo panino, così spontaneamente, con una gentilezza notabile. Mi ha fatto ricordare quelli anni della scuola elementaria dove condividevamo tutto senza neanche pensarlo, così spontaneamente dal cuore. Che meraviglia, no?
Flavio Bonifacio invece, è un musicista oltra-settantenne che stava tornando da le sue vacanze e da un concorso di musica che aveva partecipato a Roma. Aveva l'aria di avere apena finito una grande avventura che senza dubbio lo ringiovaniva. Lo potete trovare su Spotify, dal quale ridevamo ironicamente per la minuscola quantità che gli artisti guadagnano di queste tipologie di piattaforme.
E così abbiamo iniziato a chiacchierare tutti tre, sopra chi siamo, cosa facciamo, dove abitiamo, di quelle cose leggere che rendono il tratto molto piacevole. Loro due abitano a Torino ma invece io abito a Firenze, e non so se ci ritroveremo in futuro, ma non è importante, questa esperienza è stata deliziosa e così va bene.
La mattina dopo, per sorpresa, ho trovato un'e-mail di Flavio chiaramente scritto con parole di un vero poeta, parole che accarezzano, chiudendo proprio con un solido "addio". La prima cosa che mi è venuta in mente è "questo è uno che ha capito tutto".
Ecco! il grandissimo segreto dell'impermanenza, ed è quello che mi fa vedere la vita e l’amore da una prospettiva diversa a gli altri persone, perché non provo a possederli ne a ritenerli a tutti i costi, ma invece sono grata di avergli, sia la vita e l’amore, fino alla fine aspettato o non aspettato.
Non importa il tempo nelle circostanze, ma spero sopratutto di non perdere di vista alle persone che accarezzano mentre sarò viva. Ribadisco, che meraviglia!